Da un'indagine realizzata dalla Fondazione Perseu Abramo, in collaborazione con il Sesc, sono emersi dati terrificanti sulla violenza contro le donne: ogni due minuti in Brasile vengono aggredite cinque donne. Nonostante i dati scioccanti, la ricerca evidenzia il fatto che la situazione è già andata peggio. Dieci anni fa c’erano otto donne ogni due minuti.
L’indagine è stata condotta in 25 stati ed era intitolata “Donne brasiliane e genere negli spazi pubblici e privati”. Nell'agosto dello scorso anno sono state intervistate 2.365 donne e 1.181 uomini di età superiore ai 15 anni. Gli argomenti trattati sono diversi, ma per il responsabile della ricerca, Gustavo Venturi, il tema della violenza domestica resta ancora scioccante.
Secondo Gustavo “i dati dimostrano che la violenza sulle donne non è un problema privato della coppia. È sociale e richiede politiche pubbliche”. La ricerca ha concluso che 7,2 milioni di donne di età superiore ai 15 anni hanno subito aggressioni. Di questi, 1,3 sono stati aggrediti nei 12 mesi precedenti la ricerca.
Secondo Gustavo Venturi, la diminuzione della violenza contro le donne nel periodo tra il 2001 e il 2010 può essere attribuita alla Legge Maria da Penha. “La legge è espressione della crescente consapevolezza del problema dell’aggressione contro le donne”, ha affermato.
Dall'indagine è emerso che l'85% degli intervistati era a conoscenza della Legge Maria da Penha e che l'80% approvava la legislazione in difesa delle donne. Tuttavia, ritengono che la legge da sola non sia sufficiente.
