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L'ABGLT accusa di discriminazione nei confronti dei travestiti nella pubblicità della birra; orologio!

L'Associazione brasiliana di lesbiche, gay, bisessuali, travestiti e transessuali (ABGLT) ha inviato una lettera al Conar (Consiglio nazionale di autoregolamentazione pubblicitaria) chiedendo la rimozione dallo spot della birra "Nova Schin" perché promuove la discriminazione contro i travestiti.

Secondo l'Associazione, lo spot pubblicitario "Festa de São João" tratta un uomo vestito da donna con "disprezzo e scherno". L'ABGLT spiega inoltre che l'indignazione è dovuta "al fatto che la popolazione travestita è tra le più discriminate in Brasile e che lo spot contribuisce ad avallare e banalizzare questa discriminazione, ridicolizzando il carattere travestito".

Infine, l'ente afferma che "la fragilità di una popolazione non deve essere utilizzata per vendere un prodotto". "Ciò non è coerente con il precetto costituzionale della dignità umana", si legge nella nota firmata dal presidente dell'Associazione, Toni Reis.

Ad oggi il progetto "Nova stinco"non ha commentato la questione.

Dai un'occhiata allo spot pubblicitario qui sotto e poi alla nota completa di ABGLT.

L’Associazione Brasiliana di Lesbiche, Gay, Bisessuali, Travestiti e Transessuali (ABGLT) – è un’entità nazionale, fondata nel 1995, che attualmente riunisce 257 organizzazioni simili e mira a difendere e promuovere la cittadinanza in questi segmenti della popolazione. ABGLT è attiva anche a livello internazionale e ha status consultivo presso il Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite. La missione di ABGLT è promuovere azioni che garantiscano la cittadinanza e i diritti umani delle lesbiche, gay, bisessuali, travestiti e transessuali, contribuendo alla costruzione di una società democratica, nella quale nessuna persona sia sottoposta ad alcuna forma di discriminazione, coercizione e violenza, a causa ai loro orientamenti sessuali e alle loro identità di genere.

In quest’ottica, ABGLT esprime la propria indignazione per lo spot pubblicitario “Festa de São João”, della società Nova Schin, in cui un uomo vestito da donna è oggetto di scherno, scherzi e dissolutezze, “di notte si era Maria e il giorno era João”.

La nostra costernazione è dovuta al fatto che la popolazione travestita è tra le più discriminate in Brasile e che lo spot contribuisce ad avallare e banalizzare questa discriminazione, ridicolizzando il carattere travestito. Ad esempio, in un sondaggio condotto alla Parata LGBT di San Paolo nel 2005, il 77% dei travestiti e dei transessuali ha dichiarato di aver già subito aggressioni verbali/minacce di aggressione a causa della loro sessualità (www.clam.org.br).

Per comprendere la nostra posizione, basterebbe ridicolizzare il personaggio dello spot pubblicitario per il colore della sua pelle o per la sua razza, per rendersi conto che il contenuto è discriminatorio.
 
Pur comprendendo che è necessario avere un buon senso dell’umorismo, non dovremmo sfruttare la fragilità di una popolazione per vendere un prodotto. Ciò non è coerente con il precetto costituzionale della dignità umana.

Si è discusso molto nel Congresso Nazionale e nella società brasiliana sulla discriminazione dovuta all’omofobia. In questo senso, per chiarire perché lo spot pubblicitario ci offende, offriamo una definizione molto completa del concetto di omofobia che dimostra anche il modo in cui lo spot pubblicitario contribuisce a rafforzare i pregiudizi basati su stereotipi negativi:

[L'omofobia è] un insieme di emozioni negative (come avversione, disprezzo, odio, sfiducia, disagio o paura), che solitamente producono o sono collegate a pregiudizi e meccanismi di discriminazione e violenza contro le persone omosessuali, bisessuali e transgender (in particolare, travestiti e transessuali) e, più in generale, contro le persone la cui espressione di genere non rientra nei modelli egemonici di mascolinità e femminilità. L’omofobia, quindi, trascende l’ostilità e la violenza contro le persone LGBT ed è associata a pensieri e strutture gerarchiche legate a modelli relazionali e identitari di genere, che sono sia sessisti che eteronormativi (JUNQUEIRA, 2007).

Chiediamo pertanto il ritiro immediato dello spot pubblicitario “Festa de São João” alla società Nova Schin.

In attesa di essere serviti, siamo a vostra disposizione.

Cordiali saluti,
Tony Reis
presidente

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