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Analisi: la Camera dei Deputati deve mettere sotto accusa Bolsonaro o assumerne il carattere razzista e omofobo

Lunedì scorso (28), il programma "CQC" della Band ha trasmesso un'intervista con il deputato federale Jair Bolsonaro (PP-RJ), in cui ha distillato commenti razzisti, omofobi e xenofobi. La posizione oscurantista del parlamentare era già nota ai gruppi di attivisti per i diritti umani, ma questa volta le sue opinioni hanno acquisito rilevanza nazionale.

Abituato a fare dichiarazioni a destra e a manca senza essere punito, il deputato ora rischia l'impeachment da parte della Camera. Le sue dichiarazioni hanno suscitato indignazione non solo tra la classe politica, ma anche tra gli artisti, che hanno espresso solidarietà al cantante Preta Gil. Nello stesso programma, il cantante è stato definito "promiscuo" da Bolsonaro, che ha commentato che suo figlio non era "a rischio" di uscire con una donna di colore.

Oltre all'affermazione razzista, ci sono state anche dichiarazioni in cui ha difeso la tortura come un modo per rimettere in riga suo figlio, affermando che "sono i ragazzi scarsamente istruiti che diventano gay". Tutte queste sciocchezze hanno portato un gruppo di 19 deputati ad avviare un movimento per punire il parlamentare: alcuni parlano di revocargli il mandato, ma molti dubitano che ciò accadrà davvero. C'è anche un petizione pubblica chiedendo l'impeachment del parlamentare.

A guidare la lotta per l'impeachment è la deputata Manuela D'Ávila (PCdoB-RS), che presiede la Commissione per i diritti umani della Camera. D'Ávila ha dichiarato che presenterà, questo mercoledì (30), una mozione di ripudio del deputato e inoltrerà una denuncia al Pubblico Ministero e alla Procura Generale per aver commesso un crimine di razzismo.

Di fronte a tali fatti, Bolsonaro ha già mostrato segni di indietreggiamento e ha dichiarato che si recherà personalmente al Consiglio di Etica per spiegare le sue dichiarazioni. Tipico di chi ha torto in anagrafe. Ma l'atteggiamento del deputato non ha convinto nessuno. Oltre al Fronte parlamentare che lavorerà per l'impeachment, anche l'Ordine degli avvocati brasiliano (OAB) ha rilasciato un comunicato in cui confuta le dichiarazioni di Bolsonaro. Secondo il presidente dell'OAB-RJ, Wadih Damous, le opinioni del deputato non sono in linea con quelle del Parlamento brasiliano.

La Rubrica ha già dichiarato che invierà una denuncia agli Affari Interni della Camera dei Deputati per violazione del decoro parlamentare. E dove finiranno tutte queste azioni? Avremo un deputato messo sotto accusa per crimini di razzismo e omofobia? Se lo farà, la Camera assumerà una posizione progressista che ha dato il tono al governo federale e a innumerevoli mandati al Congresso. Ora, se non lo mettiamo sotto accusa, assumerà il suo carattere razzista, omofobo e regressivo.

Il caso Bolsonaro rivela anche l’urgenza di approvare la PLC 122, che mira a rendere l’omofobia un crimine in tutto il Brasile. Per ora il deputato può essere accusato solo del reato di razzismo. Ma la deputata Manuela D'Ávila ha già avvertito che "il crimine di razzismo non è solo contro i neri, ma anche contro gli omosessuali". Speriamo che vengano presi provvedimenti e che Bolsonaro scompaia una volta per tutte dalla scena politica nazionale.

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