L'attore premio Oscar Jeremy Irons, 71 anni, è il presidente della giuria del Festival di Berlino di quest'anno, che ha iniziato le sue attività questo giovedì (20) nella capitale tedesca.
In conferenza stampa, l'inglese ha deciso di chiarire le sue opinioni sulle questioni politiche del matrimonio gay e del diritto delle donne all'aborto. In passato Irons ha espresso commenti negativi su entrambe le questioni, e da quando è stato annunciato come presidente della giuria della Berlinale, la stampa tedesca ha riproposto queste storie.
L'attore ha dichiarato che non vuole che questa sia una “distrazione” dal festival e ha colto l'occasione per prendere posizione.
“Innanzitutto, sostengo pienamente il movimento globale contro la disuguaglianza di genere e la protezione delle donne da molestie abusive, dannose e irrispettose, sia a casa che sul posto di lavoro”, ha affermato.
“In secondo luogo, sostengo la legislazione sul matrimonio tra persone dello stesso sesso ovunque sia stata approvata, e spero che queste leggi possano estendersi a un numero sempre maggiore di società. E in terzo luogo, sostengo pienamente il diritto di una donna di scegliere di abortire”.
L'attore ha affermato che questi tre diritti umani sono “essenziali” per vivere in una “società civilizzata e umana”, che “tutti dovremmo continuare a cercare”.
“Ci sono diverse parti del mondo dove questi diritti ancora non esistono”, ha lamentato.
Nel 2013, in un'intervista con HuffPost, Irons ha lasciato intendere che il matrimonio gay potrebbe consentire l'unione tra genitori e figli proprio in modo che il padre non debba pagare le tasse quando passa l'eredità al figlio.
Per quanto riguarda le donne, nel 2009, ha firmato una petizione a favore del regista Roman Polanski quando fu arrestato in Svizzera a causa delle accuse di stupro su minore mosse contro di lui nel 1977.
Nel 2016 ha affermato che la Chiesa cattolica ha “corretto” quando si oppone all’interruzione delle gravidanze indesiderate.
