Alepe – Assemblea Legislativa del Pernambuco – ha respinto martedì (17) la creazione del Fronte Parlamentare per la Cittadinanza LGBT. Per insediarsi, il Fronte aveva bisogno di 25 voti a favore, ma diversi deputati erano assenti e hanno ostacolato il voto.
Durante la seduta erano assenti 15 dei 49 deputati, 23 hanno votato a favore e 10 contro. In altre parole, mancavano solo due voti per l'insediamento del fronte.
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Il Fronte, composto dai deputati Lucas Ramos, Aloíso Lessa, Teresa Leitão e Priscila Krause, intendeva riunire i parlamentari per combattere i pregiudizi e la discriminazione contro la popolazione LGBT, attraverso dibattiti, udienze ed eventi.
"La sconfitta non è stata della popolazione LGBT, ma della Camera, nonostante il voto abbia ottenuto 23 voti favorevoli. Purtroppo molti deputati erano assenti, restii a tenere il dibattito. Studieremo sistematicamente quali sono i meccanismi per creare uno spazio proprio per discutere di queste richieste, che sono urgenti e necessarie", ha affermato l'autore della richiesta Edilson Silva (Psol).
Il parroco Clayton Collins (PP), leader del gruppo evangelico, ha dichiarato di non aver bisogno di un fronte LGBT, poiché esiste già la Commissione per la difesa della cittadinanza e dei diritti umani. "Si tratta di questioni importanti, che si tratti di LGBT, di minoranze, di maggioranze. Inviteremo il movimento a entrare in quest'Aula, non hanno perso i diritti", ha dichiarato.
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Teresa Leitão ha sottolineato che occuparsi specificamente della popolazione LGBT non è una questione di privilegio, ma di prestare attenzione a un gruppo che "nel corso della storia ha subito persecuzioni morali e necessita di politiche di affermazione". "Non possiamo mescolare la laicità dello Stato, prevista dalla Costituzione, con la nostra fede. Si propongono politiche pubbliche per un settore stigmatizzato".
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