Venerdì scorso (25), la commissione di giuristi del Senato ha approvato una proposta che prevede il pregiudizio contro gli omosessuali come reato da trattare in tribunale.
Secondo il nuovo testo potranno essere perseguiti coloro che hanno compiuto atti discriminatori basati sul genere, sull'identità o sull'orientamento sessuale, ma anche per la provenienza regionale, come i famosi casi di insulti contro persone del Nordest.
Secondo la legislazione attuale, solo le persone che discriminano gli altri a causa della razza, del colore, dell’etnia, della religione o dell’origine nazionale possono essere perseguite.
La modifica del codice rende la discriminazione contro gay e lesbiche un reato non passibile di cauzione, non soggetto a grazia o indulto giudiziario. La pena può variare da due a cinque anni di reclusione, la stessa attualmente applicata per il reato di razzismo. Questo periodo può essere aumentato da un terzo alla metà se è stata commessa una discriminazione nei confronti di bambini o adolescenti.
"È un progresso perché stiamo ampliando le cifre di tutte le figure discriminatorie, rispettando la Costituzione e aggiornando la legge esistente", afferma Gilson Dipp, presidente della commissione.
I giuristi hanno anche presentato in quali situazioni la discriminazione è classificata come reato. Tra queste c'è l'impedire l'accesso a una carica pubblica o privata, l'impedire che qualcuno venga promosso funzionalmente perché donna, omosessuale o del Nordest, e anche la discriminazione attraverso i media e internet.
"Noi criminalizziamo l'omofobia e la misogenia", ha sintetizzato Luís Carlos Gonçalves, procuratore regionale della Repubblica. La commissione ha tempo fino al 25 giugno per consegnare il progetto al presidente del Senato, José Sarney (PMDB-AP).
