Il mercante Bill Santos – uno dei politici che ha fatto parte del movimento Vota LGBT nelle ultime elezioni – è stato eletto domenica (29) consigliere delegato del Parque Ibirapuera, a San Paolo.
Con 19 candidati per la carica, Bill è arrivato al secondo posto con il 14% dei voti, occupando una delle quattro posizioni disponibili. Durante la votazione erano presenti diverse personalità come Heloísa Alves, Silvetty Montilla, Dário Neto, DJ Pomba, Yurin Bernacci, Luís Arruda tra gli altri.
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Secondo Bill, quando i gruppi reazionari vennero a conoscenza della sua candidatura al consiglio, fecero una campagna per altri candidati. "Hanno anche portato tante persone a votare, cosa mai accaduta prima. Ma siamo riusciti comunque a sconfiggerli e il loro candidato non è entrato nel consiglio".
In un'intervista all'A CAPA, Bill afferma che presterà attenzione alle questioni di cui già discutono i precedenti manager – come la pulizia, la sicurezza – ma soprattutto presterà attenzione alle questioni di rilevanza per la comunità LGBT. "È importante per noi occupare questi spazi per poter portare avanti anche le nostre rivendicazioni, che spesso vengono dimenticate."
AUTORAMA E SPETTACOLI DRAG
La priorità, secondo lui, è parlare per provare a riaprire l'Autorama, che era stato chiuso nel 2013. «Abbiamo capito che è un luogo di socializzazione LGBT. Ho lavorato lì per sette anni, vendendo pizza, e ho capito quanto sia importante lo spazio era per le persone che scoprivano se stesse e per le famiglie che capivano la buona convivenza tra persone LGBT".
Rispondendo alla giustificazione secondo cui il locale era chiuso a causa della prostituzione e dello spaccio di droga, Bill ribatte: "Certo ci sono alcune questioni che devono essere discusse, ma esistono tutte nella città nel suo insieme, non è un'esclusiva dell'Autorama Se la soluzione fosse chiudere, bisognerebbe chiudere tutta la città”.
Le altre azioni di Bill mirano alla sicurezza, a campagne di sensibilizzazione al rispetto della diversità e ad azioni culturali con le persone LGBT. "Perché non portiamo spettacoli di drag queen in questo spazio?" chiede.
