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Disaccordo e confusione caratterizzano la parata gay di Santo André

Domenica scorsa (28/09) si è svolta la 4ª Parata del Pride LGBT di Santo André, ma quella che doveva essere una giornata di festeggiamenti è diventata palcoscenico di confusione e disaccordo tra gli organizzatori e la Polizia Militare di San Paolo.

La confusione è iniziata quando la polizia ha chiesto la patente per l'auto principale della parata. Gli organizzatori, però, sono stati colti di sorpresa e non avevano il documento richiesto. Secondo Marcelo Gil, direttore della ONG ABCDS, responsabile della manifestazione, questi documenti non erano mai stati richiesti. "Avevamo i documenti, ma non li abbiamo presi", spiega Marcelo. Il direttore crede ancora che si tratti di una ritorsione da parte del capitano Telmo, "ci perseguita da quando a gennaio abbiamo denunciato il caso di travestito". La ONG ha denunciato ai media l'abuso di autorità da parte del primo ministro di Santo André, il gruppo in questione era sotto il comando del capitano nominato da Marcelo Gil.

In un'intervista al quotidiano Diário do Grande ABC, il capitano Telmo ha detto che le due auto non avevano il certificato di capacità del veicolo e l'auto della ONG, che avrebbe portato gli ospiti, non aveva un tachigrafo, che misura la velocità. Pertanto ne è stata impedita la circolazione. Il capitano ha anche detto al giornale che presenterà una richiesta al Pubblico Ministero per "non consentire lo svolgimento della sfilata l'anno prossimo".

Dimitri Salles, dell'Ufficio di consulenza e difesa della cittadinanza (ente governativo statale), in conversazione con il rapporto di Il mantello ha smentito le dichiarazioni del capitano e ha detto che trova "molto strano" che lui faccia una dichiarazione del genere. Innanzitutto perché il Corteo "è un evento autonomo e non dipende dall'autorizzazione del Pubblico Ministero". “Sono parole buttate al vento”, analizza l’avvocato. Per quanto riguarda lo svolgimento della prossima manifestazione, dice di aver già cominciato a mettere insieme un "piano di sostegno alle sfilate del 2009" e quella di Santo André conterà sull'organizzazione.

Per quanto riguarda il disaccordo tra gli organizzatori della Parata e il Primo Ministro, Dimitri chiarisce alcuni punti. "La polizia ha reclamato documenti che non aveva richiesto prima, ma, anche se non li avesse reclamati negli altri anni, avrebbe dovuto averli a portata di mano." Riguardo alla sfilata stessa dice che "malgrado queste cose siano accadute, era chiaro che la parata di Santo André cresceva, era molto bella e aveva molta energia positiva". Dimitri ha anche rivelato di aver già parlato con Marcelo Gil e che insieme mapperanno i problemi affinché non si verifichino più.

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