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Diadema riceve il 10° Grido sulla Diversità LGBTI+

L'Associação Viva a Diversidade promuove questa domenica un evento di sensibilizzazione e lotta all'omofobia nel centro di Diadema (7). Con il tema "Nessuno lascia andare la mano di nessuno. Se ci fa male ESISTENZA noi saremo RESISTENZA”, l'atto di cittadinanza LGBTQI+ sarà caratterizzato da spettacoli musicali e artisti della città e della regione metropolitana della Grande ABC, nonché discorsi a favore del rispetto delle differenze e contro ogni tipo di violenza.

L'inizio dell'evento è previsto alle 14:XNUMX in Praça da Moça con l'apertura iniziale da parte del team organizzativo e successivamente i DJ condurranno il resto della festa insieme alla nostra amata presentatrice Kamilly Santos.

"Noi del movimento lottiamo per i diritti, il rispetto e il riconoscimento della nostra esistenza e dei bisogni per l'attuazione delle politiche pubbliche per la nostra città, concentrandoci su: la richiesta della creazione del Consiglio Comunale per la Diversità Sessuale, il Coordinamento Comunale della Diversità Sessuale e il regolamento della Legge Comunale n. 2846 del 22 dicembre 2008 - che punisce ogni forma di discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere, e che il Consiglio Comunale recepisce la Legge Ordinaria n. 3632/2016 del 16/12/2016 in il calendario ufficiale della città, in cui si istituisce la Giornata comunale per la lotta all'omofobia e si contempla allo stesso modo il Grido per la diversità LGBTQI+. Il 10° Grido per la diversità LGBTI+ diventa ogni anno più forte, è una celebrazione dell'armonia tra le persone che attraversano l’evento.”, spiega il presidente della ONG Viva a Diversidade, Robson de Carvalho.

Ogni edizione di Grito si svolge sempre tra i mesi di giugno e luglio di ogni anno, secondo il calendario delle azioni promosse dal movimento. Conferenze, incontri, film a tema, dibattiti e altre pratiche vengono svolte per promuovere un rapporto più stretto tra la popolazione LGBT e le politiche pubbliche esistenti in città e per incoraggiare l'attuazione di azioni positive nella lotta contro tutte le forme di pregiudizio e discriminazione.

"Viviamo in un paese dove l'intolleranza e il machismo sono ancora molto forti, il Brasile è il paese che uccide più persone LGBTI+ al mondo, il nostro lavoro è duro per cercare di invertire questa situazione, come diciamo nel movimento: 'il nostro lavoro di la resistenza e la lotta sono ogni giorno, ora più forti con la decisione della Corte Suprema Federale (STF), che ha stabilito il 13 giugno, che la discriminazione basata sull'orientamento sessuale e sull'identità di genere è ora considerata un crimine.

Apprezziamo l'impegno di tutti i Ministri e auspichiamo che la Legge venga rispettata e che il Senato Federale possa garantire i nostri diritti di cittadini'”, rafforza Robson.

E ovunque gridiamo nel nostro atto: #AdessoéCrimine. Nessuno lascia andare la mano di nessuno. Se ferisce la nostra Esistenza, saremo Resistenza.

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