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“Diritti”: come ricorrere all’eredità in caso di morte del partner?

La legge sulle persone dello stesso sesso è un campo nuovo nel mondo legale. Si sono svolte e si svolgono numerose discussioni ed interpretazioni, volte a risolvere conflitti che la legge ha sempre omesso.

È vero che la recente sentenza della STF ha contribuito notevolmente all’elevazione e alla perpetuazione dei diritti delle persone dello stesso sesso al livello di giustizia.
Ora i problemi legali che coinvolgono queste coppie assumono una nuova forma. Questi casi vengono ora discussi con l’attenzione e la cautela che hanno sempre meritato.

Parlare di tutela della legge nelle relazioni omosessuali non riflette solo dei guadagni. La perdita dovrà essere affrontata innumerevoli volte.
Perdita anche di una persona cara. Perdita di quel compagno con cui hai costruito una vita, sogni e progetti.

È vero che la morte non è un argomento che piace a molti. Quando lo tocchiamo proviamo la nostalgia e l’idea di continuare il cammino senza la presenza di qualcuno che abbiamo amato e che ora non c’è più. Tuttavia, gli aspetti che derivano da questa morte devono essere affrontati dalla legge, poiché con la morte arriva quella che chiamiamo successione. In quel momento i beni intestati al defunto vengono trasferiti agli eredi, i quali acquisiranno quanto loro dovuto mediante successiva compartecipazione, ma che mantengono ora la qualità di eredi.

L'acquisto di un bene in queste condizioni richiede necessariamente che gli eredi siano membri della famiglia. L'ordine di discendenza e ascendenza definisce chi sarà responsabile della destinazione dei beni. Questo ordine è un argomento molto tecnico e non intendo stancarvi parlandone, ma solo chiarire come è stata intesa la successione nelle relazioni omosessuali.

Creare un patrimonio o addirittura incrementarlo attraverso uno sforzo comune avviene solo con la partecipazione di più persone. Quando parliamo soprattutto di unione tra due persone, ci riferiamo all'unione stabile – ormai non importa se sia eterosessuale o omosessuale, dal momento che la sentenza STF ha riconosciuto l'unione omosessuale come entità familiare, affermando il diritto all'unione eredità tra coppie dello stesso sesso.

Sottolineo che gli stessi requisiti presenti in un'unione omosessuale finiscono per giustificare il diritto all'eredità. La legge dice che l'unione stabile sarà sottoposta al regime della comunione parziale dei beni. Si adotta cioè automaticamente il regime di comunione parziale dei beni e, allo scioglimento di tale rapporto, i beni acquisiti a titolo oneroso durante l'unione verranno divisi equamente tra le due parti.

Certamente, la costituzione di un contratto di convivenza privata consente ai coniugi conviventi in unione stabile di stabilire regole relative all'amministrazione e alla disponibilità dei beni diverse da quelle relative al regime di comunione parziale dei beni, creando un proprio stato patrimoniale, anche dirigere la compartecipazione in caso di scioglimento dell'unione stabile.

Si tenga presente, tuttavia, che nella successione per morte di uno dei conviventi, il regime scelto nel contratto non ha effetti diretti sulla divisione, salvo quello di conoscere i beni acquisiti a titolo oneroso durante il periodo di stabile unione, applicando in questo caso la divisione concorrenziale con i figli di entrambi o del solo autore dell'eredità. 

Considerando che è alla morte di uno dei coniugi che molte famiglie appaiono e si sentono invitate a partecipare alla condivisione dei beni, è necessario ricercare informazioni e orientamenti legali. 

Molte situazioni estenuanti e umilianti potrebbero essere evitate. Ma non temete, solo lottando tutti avranno accesso ad una magistratura sensata ed equa.

So che qui si potrebbe discutere di una serie di diritti del convivente superstite, ad esempio del diritto di abitare nell'immobile di proprietà dell'autore dell'eredità e che fungeva da abitazione della coppia, ma questa rubrica è destinata a chiarimenti di carattere generale.

Conta su di me nella difesa dei diritti, arriva solo a chi crede veramente.

Forte abbraccio!

* Jeferson Gonzaga è un avvocato, registrato con OAB/SP 307.936. Opera in ambito giuridico, sviluppando ricerche e processi, compresi quelli incentrati sul diritto omosessuale. Luogo: www.jefersongonzaga.com.br. MSN: drjeferson@live.com.

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