Il cantante Beyoncé, 38 anni, ha chiesto giustizia per George Floyd, l'uomo di colore recentemente ucciso per asfissia, all'età di 46 anni, da un agente di polizia a Minneapolis, Minnesota, evento che ha scatenato l'ondata di proteste che si è verificata negli Stati Uniti contro il razzismo sistemico del paese.
"Abbiamo tutti assistito al suo omicidio in pieno giorno", ha detto la pop star su Instagram, riferendosi al video in cui è stata registrata la morte di Floyd. Nelle immagini, che hanno circolato intensamente su Internet dopo l'incidente del 25 maggio, la vittima viene immobilizzata da un agente di polizia, Derek Chauvin, che si inginocchia sul suo collo e rimane lì per quasi nove minuti, finché Floyd perde i sensi - e per un altro quasi tre minuti dopo che la vittima ha raggiunto quello stato.
“Abbiamo il cuore spezzato e disgustato. Non possiamo normalizzare questo dolore”, ha continuato Beyoncé.
“George è la nostra famiglia, perché è americano. In diverse occasioni abbiamo assistito a questi omicidi violenti e non ci sono state conseguenze [per i colpevoli]. Sì, qualcuno è stato accusato, ma la giustizia è lungi dall’essere raggiunta”.
La cantante ha anche chiesto ai suoi quasi 150 milioni di follower sulla rete di sostenere la causa facendo una donazione alle istituzioni che combattono il razzismo negli USA.
