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Le ambasciate statunitense e britannica in Polonia protestano contro la fobia LGBT

Ambasciata degli Stati Uniti
Foto: riproduzione

La Polonia ha zone considerate “libere” dalle persone LGBT. Come spiega bene il DW, si tratta di ambiti in cui “i governi regionali o locali si sono dichiarati”Zone libere dall’ideologia LGBT'” e le cui risoluzioni, sebbene “non giuridicamente vincolanti”, “esortano le autorità locali ad 'astenersi da qualsiasi azione che incoraggi la tolleranza delle persone LGBTI e a non fornire assistenza finanziaria alle ONG che lavorano per la parità di diritti'”.

E anche nel contesto dell’amministrazione Trump, notoriamente piena di pregiudizi, l’ambasciata americana a Varsavia si è espressa a favore dei diritti delle lesbiche, dei gay, dei bisessuali e dei transgender in occasione dell’ultima Giornata mondiale e nazionale contro la lotta alla LGBTfobia (domenica 17).

Hanno pubblicato un video su Twitter in cui affermano che, nelle loro missioni diplomatiche, sostengono la “dignità” e l’“uguaglianza” per tutti, “indipendentemente dal genere, dall’orientamento sessuale, dall’espressione o dalle caratteristiche sessuali”. Al video hanno partecipato anche diplomatici polacchi in Nuova Zelanda e Canada.

L’ambasciatore del Regno Unito a Varsavia e i suoi diplomatici hanno deciso di parlare apertamente e hanno pubblicato un video in cui indossano maschere personalizzate con i colori della bandiera LGBT per proteggersi dal nuovo coronavirus.

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