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Lo studio mostra una crescita nel numero di donne lesbiche assassinate in Brasile

Negli ultimi 17 anni, il Brasile ha seppellito i corpi di 180 donne lesbiche assassinate, vittime dell'intolleranza derivante dal loro orientamento sessuale. È quanto emerge da un'indagine senza precedenti realizzata dal Gruppo di ricerca Lesbocide – Le storie che nessuno racconta.

Il Dossier sul Lesbocidio in Brasile è un documento che consiste nel recuperare informazioni per raccontare le storie delle lesbiche vittime dell'omofobia in Brasile.

Il documento evidenzia una crescita vertiginosa di questa tipologia di reati negli ultimi anni, tra il 2013 e il 2017, con il maggior numero di vittime registrato tra il 2016 e il 2017, quando gli omicidi sono balzati da 30 a 54. È importante sottolineare che questi dati riguardano solo ai casi considerati lesbofobia, il che significa che questo numero potrebbe essere molto più alto.

Per quanto riguarda le caratteristiche degli assassini, la ricerca afferma che la maggioranza sono uomini.

"Le lesbiche hanno rapporti sessuali ed emotivi esclusivamente con donne, ma i principali assassini di lesbiche in Brasile sono gli uomini, il che significa che il legame coniugale tra vittima e assassino, molto comune nei casi di violenza domestica sfociata in femminicidi, non si verifica nei casi di lesbocidio.", si legge nel testo del dossier.

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A livello statale, San Paolo registra il maggior numero di crimini, essendo responsabile del 20% di tutti i decessi. La maggior parte degli omicidi è avvenuta nelle città dell’interno del Paese: dei 126 casi registrati tra il 2014 e il 2017, 82 sono avvenuti nelle città dell’interno.

MORTI LGBT

Un sondaggio del Gruppo Gay di Bahia (GGB), pubblicato a gennaio, ha mostrato che il numero di lesbiche, gay, bisessuali e transgender assassinati nel 2017 è stato il più alto degli ultimi 37 anni.

Secondo l'Ong di riferimento in materia si sono registrati 445 decessi, l'equivalente di un omicidio ogni 19. Ancora una volta è importante sottolineare che questi numeri potrebbero non riflettere la realtà dei fatti, che potrebbe essere ben peggiore.

A livello statale, San Paolo ha registrato il maggior numero di crimini: 59 in totale. Minas Gerais appare al secondo posto con 43 e Bahia al terzo con 35.

TRANSFOBIA

Sempre nel mese di gennaio, il L'Alleanza Nazionale dei Travestiti e dei Transessuali (ANTRA) ha pubblicato una ricerca esclusiva e inedita sulle morti dei transgender in Brasile.

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Secondo l'entità, sono stati registrati 169 decessi di transessuali maschi e femmine e 10 travestiti, per un totale di 179 crimini, l'equivalente di una vita persa, vittima della transfobia, ogni 48 ore.

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