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Gli Usa registrano un aumento record dei casi di malattie sessualmente trasmissibili e lanciano l'allerta

I dati diffusi martedì scorso, 28, dal Centro degli Stati Uniti per il controllo e la prevenzione delle malattie, hanno mostrato che il paese ha aumentato, per il quinto anno consecutivo, il numero di casi di infezioni da malattie sessualmente trasmissibili. Solo nel 2017 sono stati registrati 2,3 milioni di casi di clamidia, gonorrea e sifilide tra i nordamericani. Duecentomila casi in più rispetto al 2016. Sempre secondo l’organizzazione, tra il 2013 e il 2017, i casi di gonorrea sono quasi raddoppiati tra gli uomini – da 169.130 a 322.169 – e un aumento del 18% tra le donne. Complessivamente si è registrato un aumento delle diagnosi della malattia del 67%. Per quanto riguarda la clamidia, nel paese sono stati identificati 1,7 milioni di casi. La maggior parte delle diagnosi di sifilide riguardano il gruppo di uomini che hanno rapporti sessuali con uomini, sebbene gli scienziati segnalino grande preoccupazione anche tra il pubblico eterosessuale. Gli operatori sanitari hanno elencato alcuni fattori che hanno contribuito in modo significativo a questo scenario, come le app di appuntamenti, il crescente abbandono dell’uso del preservativo, oltre alla mancanza di finanziamenti governativi. Vale la pena sottolineare che dallo scorso anno le infezioni da gonorrea hanno seriamente preoccupato medici e agenzie sanitarie, poiché i ceppi batterici stanno diventando sempre più resistenti agli antibiotici.

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