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Storia: la Corte Suprema degli Stati Uniti vieta la discriminazione contro le persone LGBT sul posto di lavoro

Bandiera gay
Foto: riproduzione

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha stabilito questo lunedì (15), nel mese internazionale dell’orgoglio LGBT, che è illegale discriminare i cittadini LGBT sul posto di lavoro. Si tratta di un ampliamento della legge sui diritti civili approvata nel 1964, che vieta la discriminazione basata su razza, religione, origine nazionale o genere.

La decisione ha suscitato sorpresa, poiché negli ultimi anni la Corte si è inclinata a destra: dei nove ministri, tre hanno votato a favore del disegno di legge, uno dei quali è Brett Kavanaugh, scelto dal presidente Donald Trump per la carica nel 2018, nonostante fosse accusato di aver violentato le donne.

Proprio questo mese, l’amministrazione Trump ha causato una battuta d’arresto nei diritti delle persone transgender revocando una risoluzione dell’amministrazione Barack Obama. Il governo repubblicano ha sostanzialmente pubblicato una norma che caratterizza il genere come “maschio o femmina definito dalla biologia”.

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