in

L’IBGE rivela che solo il 7,7% dei comuni brasiliani ha azioni pro-LGBT

Non è difficile trovare persone che dicono che ultimamente vogliono parlare solo di diritti LGBT. Ma i dati dell’Istituto Brasiliano di Geografia e Statistica (IBGE) mostrano che i comuni brasiliani sono lungi dall’essere unanimi nel discutere le azioni da intraprendere per questa comunità.

+ Evangelica che si autodefinisce “ex-travestito” si definisce ancora una volta trans

Secondo l’indice pubblicato questo mercoledì (26), nel 7,7 solo il 2014% dei comuni brasiliani ha sviluppato politiche specifiche per combattere l’esclusione e i pregiudizi nei confronti di lesbiche, gay, bisessuali, travestiti e transessuali.

In altre parole, solo 431 città sulle 5,5 esistenti prestano attenzione alla popolazione LGBT. Il numero basso è solo davanti al gruppo degli zingari, che hanno ricevuto politiche pubbliche da 192 comuni. Il numero delle politiche per bambini e adolescenti è ciò che preoccupa di più i municipi, con 2 città che presentano progetti.

Nonostante i tassi bassi nei governi municipali, le iniziative del governo statale raggiungono un tasso più elevato per la popolazione LGBT, con 25 stati che portano avanti azioni. Gli studi dimostrano che, nonostante i numeri bassi, c’è un’evoluzione nella questione dei diritti umani a livello statale e municipale.

+ "Essere gay è sinonimo di morte", dice un iracheno all'incontro dell'ONU

Del resto, se nel 2009 solo il 15,6% dei comuni aveva un ente di gestione per le questioni legate ai diritti umani, nel 2014 la percentuale è salita al 44,1%. Anche il tasso di segretariati esclusivi sui diritti umani è aumentato dall’1,1% al 6,4%, dal 2009 al 2014.

I numeri, che mirano ad analizzare le varie questioni riguardanti le risorse umane, la comunicazione, l'istruzione, la salute, i diritti umani, tra gli altri, sono stati presi dalle indagini Informazioni di base statali (Estadic 2013) e Informazioni di base municipali (Munic 2014).

“Love Story”: i cubani gay vengono fotografati in momenti intimi

Laerte dà una risposta umoristica dopo un testo transfobico di un editorialista di Veja