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Il tribunale ordina a Reinaldo Azevedo, Veja e Jovem Pan di risarcire Laerte di 100mila R$

Chi dice quello che vuole, sente quello che non vuole... o meglio ancora, ne sopporta le conseguenze legali. La settimana scorsa, la Corte ha emesso parere favorevole al transessuale Laerte nella causa intentata contro il giornalista Reinaldo Azevedo, la rivista Veja e Rádio Jovem Pan per aver insultato l'onore del fumettista. Nel 2016, in occasione del processo di impeachment dell’ex presidente Dilma Rousseff, che mobilitò migliaia di persone in tutto il Paese per chiedere la destituzione della deputata del PT, Laerte realizzò una vignetta per il quotidiano Folha de S.Paulo irridendo il comportamento della deputata polizia e sostenitori della cacciata di Rousseff. Sconvolto, Azevedo si scagliò, senza il minimo scrupolo, contro l'onore di Laerte, criticando non il suo lavoro, ma la sua identità di genere. “Frode morale, “frode morale”, “frode di genere” e “frode logica”, erano alcuni dei termini profani usati dal giornalista nei rispettivi veicoli, per riferirsi a Laerte. Con decisione unanime, i giudici hanno affermato che “la critica era rivolta alla persona di Laerte, in quanto transgender, e non alla vignetta, che, evidentemente, confermava l'illecito commesso. La critica era, quindi, personale e rappresentava un insulto all'onore”, hanno accertato. Pertanto, i tre condannati, Reinaldo, Veja e Jovem Pan, devono risarcire Laerte in R $ 100.

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