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Il Kuwait tenta di approvare un provvedimento che vieta l'ingresso nel Paese ai gay

Un provvedimento controverso e assurdo mira a vietare l'ingresso in Kuwait agli omosessuali. Il Paese, che conta 2,6 milioni di abitanti, vuole avvalersi degli esami medici di routine, già richiesti ai cittadini stranieri, per “individuare” l'omosessualità.

Il provvedimento sarà discusso l'11 da un comitato centrale. Se approvato, il divieto di ingresso degli omosessuali entrerà in vigore in tutti i paesi membri del Consiglio di Cooperazione del Golfo (GCC) – formato da Bahrein, Oman, Qatar, Arabia Saudita ed Emirati Arabi Uniti.

"I centri sanitari conducono test medici per garantire lo status degli espatriati che arrivano nei paesi del GCC. Ma adotteremo misure più severe per aiutarci a individuare i gay, ai quali sarà vietato l'ingresso in Kuwait e in altri paesi del GCC", ha detto Yousuf Mindkar, direttore del sanità pubblica presso il Ministero della Sanità del Paese.

In Kuwait gli atti omosessuali sono considerati crimini punibili con dieci anni di carcere per i minori di 21 anni.

Nel 2011, in Bahrein, diversi gay sono stati arrestati per aver partecipato ad una festa considerata dalle autorità locali "depravata e decadente" per aver riunito più di cento uomini nello stesso luogo.
 

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