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Leonilson: la mostra in SP salva le opere dell'artista “Generation 80”.

L'artista visivo José Leonilson, o semplicemente Leonilson, è uno degli esponenti più importanti della sua generazione. Per comprendere tutta la grandezza e l’importanza della sua opera sarebbero necessarie molte analisi ed esposizioni. Ma l'attuale "Sob o Peso dos Meus Amores", in mostra a San Paolo, prevede già un ottimo recupero dell'artista, con circa 300 opere.

Nato a Fortaleza, Ceará, nel 1957, Leonilson faceva parte della cosiddetta "Generazione 80", etichetta che raggruppava alcuni artisti visivi brasiliani emersi alla fine degli anni '70, ma diventati famosi negli anni '80. Como Vai Você, Geração 80 ?", infatti, già esplicitava questa "tribù", e si svolse nel luglio 1984, al Parque Lage, a Rio, con Leonilson nel cast.

Ma l’artista era molto più che un semplice tentacolo di questo gruppo. Leonilson ha dimostrato di avere una vita propria e molta personalità, producendo opere ribelli e sorprendenti che hanno sovvertito l'arte tradizionale brasiliana.

Dopotutto, non si è limitato a disegni, incisioni, dipinti e sculture. Leonilson ha svolto lavori minimalisti come ricamare parole e disegni su oggetti – borse, tessuti –, realizzare piccoli oggetti, flirtare con il collage, tra le altre attività.

Inoltre, elevò disegni semplici, a prima vista banali, allo status di arte. Divennero famose le piccole illustrazioni realizzate tra il 1991 e il 1993, che apparvero nella rubrica di Barbara Gancia sul quotidiano "Folha de São Paulo".

Tutto questo è nella mostra, divisa in tre piani presso Itaú Cultural. I punti salienti includono il primo piano, in basso, dove è mostrata una cronologia della vita dell'artista, così come i suoi primi lavori, negli anni '70. Negli altri piani, una retrospettiva delle varie fasi di Leonilson, inclusi disegni classici come "Tutti i Rivers", che porta con sé un omoerotismo latente – una caratteristica che segnerà il suo lavoro nella seconda metà degli anni '80.

Leonilson morì nel 1993, all'età di 36 anni, vittima dell'AIDS. Il suo lavoro resta attuale e struggente, dialoga ancora con l'universo gay, ma non solo: il suo lavoro mette a nudo la solitudine degli esseri umani, la mancanza, la ricerca di amici e di calore umano, la ricerca di un rifugio sicuro e di comunicazione, di sostituzione. Obbligatorio.

Servizio:
Sotto il peso dei miei amori – Leonilson
Itaú Culturale – Av. Paulista, 149
Dal martedì al venerdì: dalle 9:20 alle XNUMX:XNUMX
Sabato, domenica e festivi: dalle 11:20 alle XNUMX:XNUMX
Entrata Libera
Fino al 29/05

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