L'editore Planeta ha appena lanciato in Spagna il libro "Lorca y El Mundo Gay", che svela i dettagli delle frustrate relazioni omosessuali del poeta Federico García Lorca.
Scritta dallo storico irlandese Ian Gibson, uno dei più grandi studiosi della vita di Lorca, l'opera associa esplicitamente le trame e i versi del poeta spagnolo alla sua omosessualità. In un'intervista al quotidiano Folha de S. Paulo, Gibson afferma che è stato possibile pubblicare il libro solo dopo la morte dei fratelli di Lorca, perché, secondo lui, l'omosessualità del poeta era considerata un tabù.
"Nel caso di Lorca, suo fratello non riusciva a sopportare la sua omosessualità ed è per questo che era difficile per i critici spagnoli scriverne. Le generazioni precedenti erano omofobe. C'era una sorta di censura", dice lo storico. Per Gibson, Lorca "era un uomo gay che non poteva vivere la sua vita, questo è essenziale per comprendere l'opera" del poeta spagnolo.
Nell'intervista, Gibson afferma che l'unica volta in cui la parola "omosessuale" appare in un'opera di Lorca è nella commedia "El Público", che il poeta scrisse tra New York e Cuba. "È tutta una storia di travestimenti e di personaggi che non sanno esprimere la propria vita, che vivono in simulacri", dice lo storico.
Secondo Gibson, una delle poche relazioni riuscite del poeta fu con lo scultore Emilio Aladrén. "Sappiamo poco perché non abbiamo la loro corrispondenza. Era molto bello, non era gay né bisessuale, ma era affascinato da Lorca", dice.
Lorca avrebbe avuto anche una relazione frustrata con il pittore Salvador Dalí. "Aveva una paura terribile di essere omosessuale, il che era disperato per Lorca, ma ciò non significa che non passassero dei momenti meravigliosi insieme", rivela Gibson.
È stata raccontata la relazione tra Lorca e Dalí film "Piccole ceneri", la cui première non è prevista in Brasile.
