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C'è solo una madre – Il film parla di eteronormatività, identità di genere ed etichette

Una squisita lettura della contemporaneità, che riesce a scioccare, commuovere e far riflettere.

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Diretto dall'acclamato regista Anna Muylaert (A che ora tornerà?), presentato in anteprima oggi (21), il film suggellante "C'è solo una madre."

Nella trama, Pierre (Noemi nero), un adolescente borghese di San Paolo che, dopo quasi vent'anni, scopre di essere stato derubato nel reparto maternità e, quindi, quella non era la sua famiglia, né quello era il suo nome.

Quasi 20 anni dopo, va in una casa diversa, con una famiglia diversa, con gusti, valori e abitudini diverse.

Insieme a questo momento estremamente travagliato della vita del personaggio, egli si trova a confrontarsi con tutte le imposizioni della società, fortemente eteronormativo in cui siamo inseriti. Una società che mette duramente in discussione il modo in cui ci vestiamo, agiamo e cerca persino di determinare cosa dovremmo piacerci dell’“essere uomo” o dell’“essere donna”.

 
È all'interno di questo conflitto che Muylaert estrae un dramma estremamente umano, capace di restituire con grande realtà e veridicità i sentimenti che traboccano dall'animo di tutti i personaggi del cast, ma soprattutto di Pierre/Felipe che, con il suo silenzio e la sua timidezza, riflette la paura, l'insicurezza e la frustrazione che si accumulano a causa del rimodellamento della sua realtà in un modo quasi disumano e a causa del pregiudizio che deve affrontare semplicemente per godere della sua libertà e del suo diritto di essere chi si identifica chiaramente.

“Mãe Só Há Uma” fornisce una delicatezza singolare, intensamente empatica fino all'ultimo momento del film, dando una dimensione reale alle azioni rappresentate nel film che, di conseguenza, genera un'intensità emotiva durante gli 82 minuti dell'opera.

 
Senza dubbio, un film necessario che vale la pena vedere al cinema. Non ci sorprenderebbe vedere questo film che rappresenta il Brasile agli Oscar 2017, il cinema brasiliano sta attraversando una grande fase e "C'è una sola madre" ne è un'ottima prova.
 
Il canale CINEMI ha intervistato il regista e il cast. L'incontro ha generato ottime risposte, dai un'occhiata:
 

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