Fino alla chiusura di questo articolo, il ministro Marco Aurélio ha dato l'ottavo voto a favore delle unioni omosessuali. Di conseguenza, il Tribunale federale (STF), con un'ampia maggioranza, approva l'unione tra coppie gay e fa del 5 maggio una data storica per la comunità LGBT. Ad oggi, 111 diritti negati agli omosessuali ora si applicano a tali unioni.
La sessione, che era stata chiusa ieri, mercoledì (4), per l'assenza del ministro Celso Mello, è ripresa giovedì (5) con il voto del ministro Luiz Fux, che ha subito detto che avrebbe seguito il voto del relatore Carlos Ayres Britto. Dopo Fux è stata la volta della ministra Carmem Lucia, che è stata diretta e obiettiva e si è dichiarata favorevole.
Successivamente, il ministro Ricardo Lewandowski si è dichiarato favorevole alle unioni omosessuali, ma a un certo punto ha lasciato intendere di essere contrario, creando uno dei momenti più tesi del voto.
Il quinto voto favorevole verrebbe dal ministro Joaquim Barbosa, che ha invocato sinteticamente l'uguaglianza degli esseri umani e dichiarato che il diritto deve seguire l'evoluzione della società, rivelandosi così favorevole al provvedimento.
Dopo una pausa di 20 minuti, il ministro Gilmar Mendes è stato chiamato al voto. Ancora una volta si crea un'atmosfera tesa, poiché il voto di Mendes definirà l'approvazione delle unioni omosessuali. Tuttavia, con sorpresa di tutti, Mendes ha votato a favore della questione.
Subito dopo Gilmar Mendes, a votare è stata la ministra Ellen Gracie, che ha dichiarato di seguire il relatore nella sua "totalità", posizione seguita dal ministro Celso Mello, per un totale di otto voti favorevoli. Vale la pena ricordare che la STF è stata chiamata al voto a causa di due azioni: una presentata dal governatore di Rio de Janeiro, Sergio Cabral, e l'altra dal viceprocuratore generale della Repubblica Deborah Duprat.
Questo venerdì seguirà la copertura completa dell’approvazione da parte della STF delle unioni dello stesso sesso.
