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Malafaia accusa la comunità gay di essere “malata”; Un sito web Capa subisce un tentativo di attacco

Questo lunedì (17) trasmettiamo a reporter dove il pastore Silas Malafaia critica la campagna “Nem Santo Te Protege”, che utilizza immagini sacre per informare che nessuno è esente dal contagio dell'HIV/Aids. Nel video il pastore chiede alla Chiesa cattolica di “abbassare la clava sulla comunità gay”.

Dopo la pubblicazione dell'articolo, una marea di commenti ed e-mail è arrivata alla redazione del sito Il mantello. Per lo più sono scoppiati fondamentalisti e altri che hanno notato il fatto che il video era stato montato. Per questo motivo, il rapporto Il mantello sono andato a vedere il programma completo.

Guardando il video originale, è possibile vedere che, quando si tratta di reati contro la comunità LGBT, i contenuti non modificati passano in secondo piano rispetto ai contenuti modificati. In altre parole, è molto peggio. In primo luogo, Silas Malafaia inizia il programma analizzando la copertura dei giornali "O Estado de São Paulo", "Folha de São Paulo" e "O Globo" in relazione alla Marcia per Gesù e al Pride Parade LGBT. 

Confrontando la copertura di "O Globo", il pastore si indigna e dà un voto zero al giornale, che dà solo una nota a piè di pagina alla Marcia e una pagina intera all'evento LGBT. "Guardate, 'O Globo', che bella cosa, mette in prima pagina un evento di San Paolo. Dieci per 'Folha', dieci per 'Estadão' e zero per il giornale 'O Globo'", critica il pastore.

Poi Malafaia dice che "non odia gli omosessuali" e ripete il discorso standard che ama il peccatore, ma non le sue pratiche. Il pastore parla anche di un'apparente persecuzione degli evangelici da parte della stampa e giustifica questo fatto perché le redazioni sono “piene di gay”.

"Quando un pastore prendeva a calci un santo, la stampa denunciava i compagni. Il compagno doveva fuggire dal Brasile perché era stato addirittura minacciato di morte. Adesso il Gay Pride ridicolizza i simboli cattolici e la stampa non dice nulla, non abbassa la clava. .. Già, è quello che vogliono, imbavagliare la società per poter dire quello che vogliono, criticare e ridicolizzare quello che vogliono", protesta il religioso.

In un altro punto Silas Malafaia afferma che non "perderà tempo" facendo causa. "Potete dire quello che volete... Ma io vi chiedo: chi sono i malati? Chi sono i veri malati, gente? I ragazzi vogliono con questa pseudo legge dell'omofobia [PLC 122/06], vogliono una legge di privilegio di dire quello che vogliono. E sai perché la stampa non dice niente? Perché dentro le redazioni è piena di gay e manipolano l'informazione, è piena [di gay] nelle redazioni, nei giornali. e in televisione farebbero qualcosa contro la Chiesa cattolica se non perseguitassero e non si lasciassero coinvolgere come hanno fatto?", chiede Malafaia.

Infine, il pastore sottolinea che la Chiesa cattolica “deve prendersela con i ragazzi [gay]”.

Successivamente, guarda il video per intero.

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