Il mio mondo è reale.
Qui le cose o esistono o non esistono, non esiste una via di mezzo, il giusto mezzo con le mezze verità.
La demenza del realismo positivo, la follia di vivere con i piedi per terra, senza fantasie, sogni, fantasticherie.
Rifletti su cosa può effettivamente cambiare la mia vera realtà oggi.
Che sono l'unico responsabile di me stesso e che ogni atto e/o parola genererà invariabilmente una conseguenza.
La vita che ho scorre qui e ora come risultato di ieri, preparandomi per il domani.
La mia personalità oggi è il conglomerato di esperienze, vissute o meno, che generano conoscenze acquisite per affrontare la vita reale.
Voglio tutta la mia vita, dura, latente, voglio sentire sapori e profumi, voglio vedere da lontano, nell'ora magica, ciò che è invisibile agli occhi... L'anima.
Semplicemente sentire e reagire... Senza ipocrisia, schizzinosità, lobbying.
Voglio essere me stesso e vivere il presente!
Voglio liberarmi dei personaggi del teatro delle buone maniere.
Voglio urlare, spezzare, generare...
Sono nato e morto mille volte e in questo viaggio ho tracciato un percorso che non esisteva e che una volta aperto diventa reale. E niente e nessuno mi allontana dalla realtà.