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In futuro le persone sieropositive potranno assumere farmaci mensili e bimestrali

Anche se non è stata scoperta una cura per l'HIV, gli scienziati stanno lavorando sulla possibilità di ridurre, in futuro, il numero di farmaci che le persone sieropositive dovranno assumere per controllare il virus nel corpo. Negli ultimi due decenni, gli antiretrovirali si sono evoluti in modo significativo. Una persona affetta da HIV oggi può mantenere il proprio tasso virale non rilevabile con una singola pillola. Ma secondo gli operatori sanitari, esiste già la possibilità che, tra qualche anno, i pazienti avranno bisogno di assumere farmaci mensilmente o bimestralmente. Il tema, di cui si discute da tempo, è stato riproposto in occasione del Congresso brasiliano sulle malattie infettive, svoltosi recentemente a Rio de Janeiro. Intitolato "Latte-2", lo studio è in corso in diversi paesi, tra cui Stati Uniti, Spagna, Belgio, Germania, Francia, Canada e Regno Unito. Attualmente, 309 pazienti sono in fase di sperimentazione con iniezioni di Cabotegravir e Abacavir-lamivudina, ricevendo dosi mensili e bimestrali. Nell’esperimento durato due anni, l’87% dei pazienti che hanno ricevuto dosi mensili è riuscito a tenere a bada il virus, rispetto al 94% di coloro che hanno assunto la dose bimestrale. Non è ancora possibile prevedere quando questi nuovi medicinali saranno disponibili sul mercato. Secondo i ricercatori sarà ancora necessario effettuare una nuova fase di sperimentazione su un numero più ampio di pazienti. In Brasile, il Sistema sanitario unificato fornisce cure gratuite per l’HIV/AIDS in tutto il paese. Il sistema consente inoltre l'accesso ai trattamenti con PEP (Profilassi Post-Esposizione) e PrEP (Profilassi Pre-Esposizione). NON DIMENTICARE: IL PRESERVATIVO RIMANE LA TUA MIGLIORE PREVENZIONE!

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