Una dipendente incinta della catena di moda femminile Maria Filó ha deciso di condividere sui social un commento sentito dal direttore dell'azienda: Alberto Osório: che licenzierebbe le donne e le sostituirebbe con uomini gay, visto che non rimangono incinte.
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Il dipendente si è sentito indignato e ha presentato una denuncia su Facebook per molestie morali dovute a discriminazione. Il post è stato condiviso migliaia di volte, ha portato al boicottaggio dell’azienda e ha persino guadagnato visibilità sul sito Exame, specializzato in economia e affari.
Dopo la ripercussione, Maria Filó ha dichiarato sui social che "con l'intenzione di creare un'atmosfera rilassata e con il tono giocoso per cui è conosciuto in azienda, il nostro direttore Alberto Osório ha finito per fare un commento che, fuori contesto, era non appropriato". L'azienda si è anche detta "molto dispiaciuta" per il dipendente offeso e ha affermato che questa non era l'intenzione del direttore.
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"Siamo un'azienda fatta per le donne e da donne in stragrande maggioranza. Siamo molto orgogliosi di sostenere le nostre donne incinte e partecipare alla crescita di una serie di famiglie. Cogliamo l'occasione per ringraziare tutti coloro che si sono espressi e hanno chiesto all'azienda per un ritorno coerente con i nostri quasi 20 anni di storia", si legge nel comunicato.
In ogni caso è importante sottolineare che anche gli uomini gay che adottano cominciano a godere del diritto al congedo di paternità.