in

Le autorità pubbliche vietano ancora una volta agli omosessuali di donare il sangue

Le autorità pubbliche di Tupiniquim hanno dato ancora una volta prova di omofobia. Il Tribunale regionale federale ha accolto il ricorso presentato dall'Anvisa (Agenzia nazionale di sorveglianza sanitaria) e ha vietato ancora una volta la donazione di sangue da parte dei gay. Secondo la risoluzione dell'Anvisa, le persone che hanno relazioni omosessuali hanno comportamenti a rischio e non possono essere donatori di sangue. Il coordinatore del GADA (Gruppo di sostegno all'AIDS) intende agire contro l'agenzia. “È un imbarazzo inutile e un atto di discriminazione. Oggigiorno non esiste più un gruppo a rischio”, afferma Fábio Takahashi. I fallimenti nello screening dei donatori e le recenti ricerche sul numero di persone infette dall'HIV e da altre malattie sessualmente trasmissibili rendono la decisione della corte, per lo meno, innocua. Non sorprende che lo stock dei principali centri ematologici del Terra Brasile sono sempre in rosso. Alla fine, chi soffre è sempre chi ne ha più bisogno.

Quattro omosessuali sono rimasti feriti in un attacco contro i gay a Mosca

Pernambuco brilla con la 3° Mostra Artistico-Culturale: L'Amore Tra Donne