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Polemica: su una pagina Facebook i gay discriminano gli eterosessuali che partecipano alle feste LGBT

Con più di 3.500 like, il post rivela che la comunità gay non ha imparato a dare l'esempio

+Diverso! Guarda il servizio fotografico del ragazzo con la barba rossa André Martins

Non è una cosa facile, c'è una certa tristezza in mezzo a queste parole di questo giornalista che ti scrive. Ma andiamo!

Con mia assoluta sorpresa, mi sono imbattuto in una pagina LGBT che discrimina categoricamente la presenza di persone eterosessuali nei locali gay. Come ci chiamiamo quando trattiamo gli altri esattamente nel modo in cui non ci piace essere trattati? Vendetta? Giustizia? Conto? Lo chiamo SCIOLTO.

Gli esseri umani passano tutta la vita lamentandosi di essere discriminati, giudicati, individuati e invece di dare l'esempio, alla prima occasione che hanno riproducono ciò che hanno condannato per tutta la vita. Essere storicamente una classe oppressa non dà alcun diritto di opprimere un'altra classe.

Siamo stanchi di vedere i gay discriminare gli eterosessuali che frequentano i locali gay, i neri discriminare i DJ bianchi che interpretano Beyonce, le femministe che si lamentano degli uomini che difendono le donne. Qual è il tuo problema? Il discorso sull’uguaglianza è utile solo quando ci si trova nella posizione di vittime?

Tu più di tutti dovresti sapere cosa vuol dire sentirsi discriminati ed essere i primi a essere sostenitori dell'inclusione.

Come uomo gay, sono davvero indignato nel vedere così tante persone gay praticare pregiudizi. Nello stesso modo in cui non vedo l'umorismo in una battuta da "frocio", non vedo l'umorismo in una battuta che esclude le persone eterosessuali. Perché vale la pena ricordare che se un ragazzo etero frequenta un locale gay molto probabilmente è perché simpatizza per la causa ed è privo di pregiudizi. E cosa stanno facendo i geni?! Discriminando appunto chi simpatizza con la nostra causa.

Comprendi: NON È DIVERTENTE DISCRIMINARE. Dal momento in cui escludi qualcuno solo perché è bianco, etero o maschio, non ti stai differenziando in alcun modo dagli omofobi, dai sessisti e dai razzisti. Qualcuno dirà “stai creando una falsa simmetria”, ma la verità è che anche su scale diverse ogni tipo di discriminazione si riduce a pregiudizio. Anche se in maniera minimale del tipo: "Oh, tutti gli eterosessuali sono maiali e lasciano la pista da ballo piena di bottiglie di birra", come si diceva anche nello stesso gruppo.

A nome delle persone eterosessuali che difendono la causa LGBT, che si mettono in campo per difendere la nostra causa, ho pensato che fosse importante venire qui oggi e difendere il loro diritto a far parte dei club LGBT, così come la comunità LGBT ha il diritto diritto di essere a una festa etero.

Lo scopo di questo testo non è solo quello di difendere gli eterosessuali e il loro diritto di andare e venire. Si tratta di proporre una riflessione per poter pensare insieme se ci comportiamo nel modo in cui vorremmo che le persone si comportassero nei nostri confronti. Dopotutto è mostrando rispetto che riceveremo, pareggiarci non cambierà affatto la situazione.

Concludo questo testo con una citazione di Paulo Freire: "Se l'educazione non è liberatrice, il sogno dell'oppresso è quello di essere l'oppressore".

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