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La ragazza è stata picchiata dalla madre e dal patrigno perché si vestiva da ragazzo

Ieri, il programma "Profissão Repórter", su Globo, ha affrontato i pericoli che corrono i bambini quando la loro infanzia viene interrotta. Tra casi di violenza sessuale, gravidanza e sfruttamento sul lavoro, i reporter Mariane Salerno e Felipe Gutierrez hanno seguito la dura routine dei consulenti tutori alla periferia di San Paolo.

Al consiglio di protezione dell'infanzia ha esposto il caso di una ragazza di 14 anni che, vestendosi da ragazzo e avendo caratteristiche maschili, è andata a vivere con la zia a causa delle percosse ricevute dalla madre e dal patrigno. "Mia madre non lo accettava. Aveva dei pregiudizi riguardo al modo in cui mi vestivo... ero molto infantile", ha detto l'adolescente.

Quando la giornalista le chiede se le piacerebbe essere una ragazza, la ragazza fa segno di no e afferma che è sempre stata così, "fin da quando era piccola". "Anche mia zia non voleva [accettare]. Volevo vestirmi da donna, non l'ho accettato. Quindi le ho chiesto di mandarmi qui [consiglio di tutela]", ha detto.

Dopo diversi tentativi di trovare un posto in un rifugio, il consulente ha finalmente trovato e indirizzato l'adolescente. In tutto il rapporto la questione dell'identità di genere della ragazza è implicita. Ma mostra chiaramente come il pregiudizio possa interferire con l’infanzia e la felicità di un bambino che, nonostante abbia subito aggressioni da parte della propria madre, racconta al giornalista, con le lacrime agli occhi, che se potesse scegliere dove vivere, vivrebbe comunque con sua madre.

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