Il mondo degli affari è scoppiato in subbuglio questo giovedì (30). Tutto perché Tim Cook – nientemeno che il CEO di Apple – ha ammesso quello che tutti già sapevano: è gay.
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In un articolo pubblicato dalla rivista Bloomberg, il successore di Steve Jobs ha dichiarato di aver cercato di mantenere la privacy durante tutta la sua carriera, ma che essere gay è motivo di orgoglio.
"Apple è già una delle aziende più seguite al mondo, e vorrei mantenere l'attenzione sui nostri prodotti e sulle cose incredibili che i nostri consumatori vogliono da loro," iniziava l'articolo, prima di parlare apertamente di sessualità.
Secondo Tim, una persona non può essere definita esclusivamente in base alla sua sessualità, razza o genere e che è "fortunata" ad essere accettata dall'azienda. "Essere gay mi ha dato una comprensione più profonda di cosa significhi essere una minoranza e apre una finestra sulle sfide che le persone appartenenti ad altre minoranze devono affrontare ogni giorno", ha detto.
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L'amministratore delegato ha dichiarato di "essere orgoglioso di essere gay" e che questo è uno dei "più grandi doni che Dio" gli ha fatto. E ha sottolineato di aver deciso di parlare di sessualità solo perché era consapevole che potesse aiutare altre persone.
"Non mi considero un attivista, ma mi rendo conto di quanto ho tratto beneficio dai sacrifici degli altri. Quindi, se sapere che il CEO di Apple è gay potrebbe aiutare qualcuno a lottare, o portare conforto a qualcuno che si sente solo, o ispirare persone che si battono per l'uguaglianza, allora vale la pena scambiarlo con la mia privacy."
