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La prima rivista gay in arabo viene distribuita clandestinamente in Marocco

"Mithly" è il nome della rivista gay distribuita clandestinamente in Marocco. La pubblicazione, in arabo, conta appena 20 pagine e 200 copie stampate a Madrid e distribuite di mano in mano a Rabat, la capitale del Marocco.

Nel Paese, dove "gli atti licenziosi o contro natura commessi con persone dello stesso sesso" sono punibili con la reclusione da sei mesi a tre anni, oltre ad eventuali sanzioni pecuniarie, la rivista guadagna sempre più spazio.

O site dalla sua creazione, la pubblicazione ha raggiunto più di 1 milione di visitatori unici, secondo Samir Bergachi, caporedattore di "Mithly".

Lanciata in aprile, "Mithly" è un'iniziativa dell'associazione Kif Kif, legalizzata nel 2005 in Spagna. Più che una rete di contatti tra connazionali gay di Madrid, Parigi, Roma e Montreal, i fondatori, tutti marocchini espatriati, intendono interferire nella vita del Paese che hanno lasciato.

Domani (01/06) uscirà il secondo numero di "Mithly", solo su internet, con un rapporto sull'alto tasso di suicidio tra gli omosessuali. Per il terzo numero, che sarà in stampa, la redazione sta preparando un rapporto sul lesbismo nel mondo arabo.

Samir Bergachi, il caporedattore, ha dichiarato al quotidiano Folha de São Paulo che, quando i tradizionalisti vogliono mostrare i rischi della depenalizzazione dell'omosessualità in Marocco, mostrano immagini del carnevale di Rio.

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