Il 17, alle 15, di sabato prossimo, avrà luogo alle Museo della diversità sessuale, al Metrô Republica, il lancio del nuovo libro dello scrittore e giornalista Gui Barreto.
+SP Il Museo della Diversità Sessuale rende omaggio alla vita e all'opera di Caio Fernando Abreu
Il lavoro si chiama "L'amore che nessuno vedeva" e mira a scuotere il conservatorismo e l'estremismo religioso, attraverso una storia basata su eventi reali.
È un romanzo omoaffettivo che non è affatto un cliché, diverso da tutto, o quasi, che si sia mai visto in letteratura, soprattutto quando il tema omoaffettivo vuole abbracciarlo, ma che, nella maggior parte dei casi, si accompagna alla visione di molti editori che "si definiscono LGBTS", proprio per diventare un altro prodotto.
La trama racconta la vita di due ragazzi evangelici che si innamorano in chiesa. Tuttavia, come molti, vivono ostaggio di ciò che diffondono "le chiese" e la "malinterpretazione della Bibbia", facendo così percepire molti omosessuali come un abominio agli occhi di Dio. Tuttavia, pur sentendosi persi, nel dibattito su religione e sessualità, i personaggi rischiano di vivere i propri sentimenti, che col tempo si rivela la scelta migliore, perché Dio è amore, e l'amore non ha genere. È anche possibile pensare che Cristo sia venuto per gli esclusi; e, inoltre, che l'omosessualità è un dono di Dio, poiché l'individuo non ha scelto la propria sessualità.
Gui Barreto, già conosciuto dai suoi lettori come controverso e sensibile alle questioni sociali, in questo nuovo libro propone anche una riflessione sui versetti biblici che predicano la demonizzazione delle persone LGBTS, utilizzando sempre un linguaggio letterario e carico di drammaticità. Dopotutto, questo è il segno distintivo dello scrittore, e una storia d'amore gay non è un'opera solo per i gay, ma per chiunque sia umano e creda che Dio e le persone dovrebbero preoccuparsi più di altre cose che del fatto che qualcuno vada a letto con qualcuno, uomo o donna .
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