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Retrospettiva: Le frasi più ampollose del 2009

L'anno 2009 è stato segnato da alcune controversie indimenticabili, che il sito Il mantello ci tiene a ricordarlo nella sua serie di retrospettive, che inizia oggi.

E uno dei modi che abbiamo trovato per valutare l’anno che sta finendo è stato quello di evidenziare alcune delle frasi più commentate dai nostri lettori – frasi che o hanno suscitato rabbia a causa del loro contenuto assurdo o hanno contribuito alla riflessione e al dibattito intelligente.

La persona che nel 2009 si è espressa brillantemente sulle questioni relative alla comunità LGBT è stato il ministro dell'Ambiente Carlos Minc. A maggio, partecipando alla Giornata mondiale contro l'omofobia, il ministro ha parlato del disegno di legge PLC 122/06, che criminalizza l'omofobia in Brasile, e ha criticato la posizione della Chiesa riguardo ai diritti degli omosessuali. A novembre, durante la Gay Parade di Rio, il ministro ha sottolineato una volta per tutte la sua posizione pro-gay con la seguente frase: "Il pregiudizio provoca il cancro". E non c'era nessuno che non fosse d'accordo con lui...

Chi invece non ha contribuito affatto ad una discussione rilevante sull'omosessualità è stata la psicologa Rozângela Justino, che affermava di "curare" i gay. A luglio è stata processata e ammonita dal Consiglio Federale di Psicologia di Brasilia, ma la punizione non sembra essere servita da lezione alla psicologa. In un'intervista con la rivista Veja, Justino ha paragonato l'omosessualità al nazismo e ha inoltre affermato che "le politiche pubbliche pro-omosessualità (sic) vogliono creare una nuova razza ed eliminare le persone".

Un altro portavoce della stupidità e dell'intolleranza è stato il governatore del Paraná, Roberto Requião, che in un incontro con i politici ha affermato che il cancro al seno negli uomini è "una conseguenza delle marce gay". Il governatore è stato subito duramente criticato dai leader del movimento LGBT, compreso il commentatore del Jornal da Globo Arnaldo Jabor, il quale ha affermato che la "libertà coraggiosa" dei gay dà fastidio ai politici.

Anche nel mondo delle celebrità non sono mancate le polemiche. A cominciare dalla drag queen Dimmy Kieer, che tra l'altro ha affermato che la Gay Parade è diventata un “circo”. A sua volta, l'attore Marcos Pigossi, che interpreta il commosso Cássio nella soap opera "Caras & Bocas", ha difeso la caratterizzazione del suo personaggio gay, affermando che non lo fa per "rappresentare gli omosessuali".

Il designer Tom Ford si è aperto e ha parlato apertamente della sua vita, dicendo che non si definisce in base alla sua sessualità. Noto per non tenere a freno la lingua, il blogger Perez Hilton ha voluto attirare ancora una volta l'attenzione quando in un'intervista alla rivista The Advocate ha dichiarato che gli piace fare quello che tutti già sanno (succhiare il cazzo).

Dopo essere stato eliminato dal reality show della Record "A Fazenda", il modello Miro Moreira ha negato di essere gay e ha anche colto l'occasione per chiarire che non è (e non è mai stato) il fidanzato di Reynaldo Gianecchini. Infine, non potevamo dimenticare il "fenomeno" Ronaldo, che in un'udienza tenuta dal quotidiano Folha de S. Paulo ha parlato del suo coinvolgimento con i travestiti, ammettendo che si è trattato di un "enorme errore" nella sua vita. Bene allora.

Per questi ed altri motivi il 2009 resterà per sempre impresso nella nostra memoria.

Vedi di seguito le 10 frasi più roboanti di quest'anno che finisce:

"Io difendo il ruolo, non lo faccio rappresentando gli omosessuali" (Marco Pigossi)

"Non mi considero gay" (Tom Ford)

"Non sono gay e non ho mai avuto una storia con Gianecchini" (Miro Moreira)

"Sono molto gay e adoro succhiare cazzi" (Perez Hilton)

"È stato un errore enorme nella mia vita" (il giocatore Ronaldo sul coinvolgimento con i travestiti)

"L'attivismo pro-omosessuale è direttamente collegato al nazismo" (psicologa Rozângela Justino)

"La mancanza di gentilezza dei gay dà fastidio ai politici" (Arnaldo Jabor)

"(Il cancro al seno negli uomini) deve essere una conseguenza di queste marce gay" (Roberto Requiao)

"La Gay Parade si è trasformata in un circo" (Dimmy Kier)

"Sull'omofobia la Chiesa si sbaglia completamente" (Carlos Minc)

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