in

La Russia intensifica la repressione contro la comunità LGBTQ+ con una nuova ondata di legislazione discriminatoria

Con una mossa che espande la repressione contro la comunità LGBTQ+ in Russia, il governo russo ha adottato una serie di leggi che rafforzano le restrizioni sulle espressioni di identità di genere e orientamento sessuale. Questo movimento legislativo, confermato nel marzo 2024, rappresenta un significativo irrigidimento della posizione già rigida del Paese sui diritti LGBTQ+.

Le nuove leggi vietano la “promozione” di relazioni non eterosessuali e identità di genere non tradizionali, estendendo le restrizioni oltre la sfera pubblica e raggiungendo anche i media digitali e i social network. Le organizzazioni che sostengono i diritti LGBTQ+ corrono ora il rischio di essere bandite dal Paese, mentre gli individui possono affrontare pesanti multe e persino il carcere per aver espresso la propria identità di genere o orientamento sessuale.

Queste misure legislative hanno ricevuto una forte condanna da parte delle organizzazioni internazionali per i diritti umani, che le considerano una grave violazione delle libertà fondamentali. Anche gli attivisti in Russia hanno espresso la loro preoccupazione, mettendo in guardia dall’aumento dei casi di discriminazione, violenza e persecuzione contro la comunità LGBTQ+.

La comunità internazionale è esortata a rispondere a queste violazioni, invitando i governi e le organizzazioni globali a imporre sanzioni e facendo pressione sul governo russo affinché rispetti i diritti umani di tutte le persone, indipendentemente dal loro orientamento sessuale o identità di genere.

La situazione in Russia evidenzia l’importanza della solidarietà globale nella lotta contro la discriminazione e la repressione. Il mondo osserva da vicino, sperando che la pressione internazionale possa portare a un cambiamento positivo e al rispetto dei diritti della comunità LGBTQ+ in Russia.

Giornata internazionale della visibilità trans: progressi e sfide nel 2024

Il nuovo disegno di legge della Georgia solleva preoccupazioni sui diritti LGBT