Un rapporto di Human Rights Watch e EQUAL GROUND ha rivelato che le persone sospettate di “condotta omosessuale” in Sri Lanka vengono sottoposte dalle autorità a torture fisiche ed esami fisici forzati.
Questo secondo un avvocato che l’anno scorso ha rappresentato sei imputati accusati di tale “condotta omosessuale maschile”.
L’avvocato ha detto a Human Rights Watch e EQUAL GROUND che sei vittime sono state sottoposte ad esami anali per trovare “prove di penetrazione anale”. Un uomo transgender, invece, è stato costretto dalla polizia nel 2019 a sottoporsi a un “test di verginità”. L'esame, effettuato da un ufficiale medico giudiziario, prevedeva l'inserimento di due dita nella vagina dell'uomo.
E gli imputati non solo sono stati frustati con fili, ma sono stati anche sottoposti al test HIV senza il loro consenso – i risultati, dice la fonte, sono stati “divulgati in tribunale”.
Human Rights Watch e EQUAL GROUND hanno chiesto la fine di questa pratica, descrivendola come una “forma di violenza sessuale, nonché un trattamento crudele, inumano e degradante che può portare alla tortura”.
Neela Ghoshal, direttrice associata per i diritti LGBT presso Human Rights Watch, ha dichiarato in una dichiarazione:
“Nessuno dovrebbe essere imprigionato, tanto meno sottoposto a tortura e violenza sessuale, a causa del proprio orientamento sessuale percepito”. Ha aggiunto: “Il Ministero della Giustizia dello Sri Lanka deve immediatamente vietare agli ufficiali medici giudiziari di condurre esami anali forzati, che violano palesemente l’etica medica così come i diritti fondamentali”.
Il rapporto rivela inoltre che questa non è la prima volta che le persone LGBT in Sri Lanka subiscono violenze da parte degli agenti che li hanno arrestati. Sedici delle 61 persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (LGBT) intervistate da Human Rights Watch per il suo rapporto nel 2016 avevano subito “aggressioni fisiche o sessuali, compreso lo stupro, da parte della polizia”.
Perché #Sri Lanka affermano di opporsi alla discriminazione basata sull’orientamento sessuale e sull’identità di genere, per poi voltarsi indietro e perseguire le persone per relazioni omosessuali utilizzando metodi spaventosi #EsamiAnaliForzati? https://t.co/exkAAuj0L5
— Neela Ghoshal (@NeelaGhoshal) Ottobre 20, 2020
Nello Sri Lanka, i rapporti omosessuali tra adulti consenzienti sono illegali e comportano una pena detentiva minima di 10 anni (massimo 20 anni) con una multa più un risarcimento a “chiunque abbia commesso il reato per le lesioni causate a quella persona”. Puoi leggere il rapporto completo di Human Rights Watch e EQUAL GROUND qui.
Il Paese utilizza le sezioni 365 e 365A del suo attuale codice penale per criminalizzare il sesso gay. Presumibilmente emanate nel 1886, le sezioni 365 e 365A erano “reliquie del governo coloniale”, che proibivano “i rapporti sessuali contro l'ordine della natura con qualsiasi uomo, donna o animale”. Maggiori informazioni su questa legge in Sri Lanka qui.