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STJ decide oggi se riconoscere l'unione stabile delle coppie gay della RS

Mercoledì è previsto il dibattimento sul caso in cui si discute della possibilità di riconoscere l'unione stabile di una coppia gay del Rio Grande do Sul (23). Il caso è stato denunciato dal ministro Nacy Andrighi e sarà giudicato nella Seconda Sezione della Corte Superiore di Giustizia (STJ).

Data l'importanza del tema - l'unione civile tra gay -, il processo è stato affidato alla Sezione, composta da dieci ministri, incaricata di giudicare le cause relative al diritto di famiglia e al diritto privato, che riunisce la Terza e la Quarta Sezione. Pannello della Corte.

Il caso riguarda un uomo che, dopo aver vissuto una "unione stabile" con la sua compagna tra il 1993 e il 2004 e aver acquisito durante questo periodo diversi beni mobili e immobili e tutto fatto sempre a nome della compagna, chiede al Tribunale la condivisione dei beni e alimenti per un importo di R$ 1.

In prima udienza il giudice del Tribunale della Famiglia ha riconosciuto l'unione dei coniugi e ha disposto la condivisione dei beni e il pagamento della pensione. Ma la Corte di Giustizia del Rio de Grande do Sul (TJRS) ha eliminato l’obbligo di pagare gli alimenti.

Il TJ ha affermato che il richiedente la pensione è giovane e può lavorare. La Corte non ha negato la giurisdizione del Tribunale della Famiglia, ha cioè riconosciuto l'esistenza di un'unione stabile e non di una convivenza di fatto.

Se la STJ riconoscesse che esisteva un'unione stabile e non solo una partnership di fatto, si creerebbe un precedente per il riconoscimento di tutte le coppie. Vale la pena ricordare che davanti alla Corte Suprema Federale (STF) ci sono due questioni sullo stesso argomento che sono nelle mani del Ministro Ellen Gracie e del Ministro Carlos Ayres Britto.

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