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Il tribunale ugandese sostiene la decisione di non registrare il gruppo LGBT+

In Uganda, la Corte Costituzionale ha confermato una sentenza contro la registrazione di un gruppo di difesa dei diritti LGBT+ noto come Sexual Minorities Uganda (SMUG). Il gruppo, che si batte per l’accettazione e il rispetto dei diritti delle comunità LGBT+ nella regione, ha chiesto formalmente il riconoscimento legale, cosa che è stata negata dalle autorità nel 2016.

Lo SMUG ha successivamente portato il caso davanti alla Corte Costituzionale cercando di contestare il rifiuto delle autorità di registrare l'organizzazione. Secondo gli avvocati del gruppo, questo rifiuto costituisce una violazione dei diritti costituzionali di libera associazione e riunione, previsti dalla Costituzione del Paese.

Dopo una lunga battaglia giudiziaria, la Corte Costituzionale ha deciso, nel 2024, di mantenere il rifiuto della registrazione ufficiale dello SMUG. La Corte ha sostenuto che l'omosessualità è considerata un atto criminale secondo l'attuale legislazione del Paese, pertanto non può autorizzare la registrazione di un'organizzazione che difende i diritti delle persone LGBT+.

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