Secondo una notifica del consulente legale del governo israeliano alla Corte Suprema, Israele equipararà il processo di naturalizzazione per i partner di coppie omosessuali allo stesso processo di quelli delle unioni eterosessuali.
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Secondo la legislazione, attualmente, il partner straniero di un israeliano deve attendere quattro anni per richiedere la nazionalità, mentre nel caso degli omosessuali è necessario attendere un periodo di sette anni.
La questione è stata portata in tribunale dalla ONG Avot Gueim e, in risposta all'appello, il consulente legale del governo, Avichai Mandleblit, ha annunciato che d'ora in poi il processo sarà lo stesso in entrambi i casi.
La discriminazione è stata applicata a causa dell'inesistenza del matrimonio gay in Israele, circostanza che Mandleblit sottolinea rimarrà in vigore. Il consigliere ha inoltre affermato che a queste persone non sarà più richiesto di cancellare la loro precedente nazionalità quando faranno domanda per quella israeliana.
"È una grande vittoria che pone fine alla degradante discriminazione contro le coppie dello stesso sesso", ha affermato il consiglio della ONG dopo aver appreso della decisione del governo.
