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Vitória

La Corte Suprema Federale (STF) ha deciso per la prima volta una questione riguardante l'adozione di un bambino da parte di una coppia omosessuale, contrariamente al Pubblico Ministero del Paraná, che intendeva impedirlo. La decisione è stata pubblicata nella Gazzetta della STF il 24 agosto.

Per l’avvocato specializzata in diritto omosessuale, Sylvia Maria Mendonça do Amaral, “questa nuova decisione è particolarmente importante, poiché proviene dalla massima istanza della nostra magistratura. Certamente influenzerà i giudici del Paese, di primo e di secondo grado, e servirà forse a sensibilizzare i legislatori e i membri della società che si ostinano a trattare gli omosessuali come se fossero cittadini inferiori agli eterosessuali”.

Toni Reis, presidente dell'Associazione brasiliana di gay, lesbiche, bisessuali, travestiti e transessuali (ABGLT), e il suo compagno, David Harrad, sono comparsi nella seconda metà del 2005, presso il Tribunale dei bambini e dei giovani di Curitiba (PR), per beneficiare dell'adozione congiunta. Dopo due anni e mezzo, il giudice ha emesso una sentenza favorevole ai coniugi, con la seguente riserva: "Ritengo valida la richiesta... che siano abilitati all'adozione di bambine o adolescenti dai 10 anni in su".

La coppia non ha condiviso la riserva, ritenendola discriminatoria, e ha fatto ricorso alla Corte di Giustizia del Paraná, la quale ha riconosciuto che i limiti di età o sesso per l'adozione da parte di omosessuali “sono inaccettabili”. Il Pubblico Ministero del Paraná ha fatto appello alla STF per impedire l'adozione, in quanto è impossibile formare un'unione stabile tra persone dello stesso sesso.

La STF ha respinto il ricorso, facendo prevalere la decisione della Corte di Giustizia del Paraná, che ha concesso alla coppia il diritto di adozione congiunta, senza alcuna restrizione riguardo al sesso e all'età dei bambini.

Membro gay di RBD partecipa al programma “Domingo Legal”

Toni Reis e il suo compagno ottengono il diritto di adozione nella STF