Da bambino probabilmente hai provato a ingerire qualche sostanza non commestibile, come ad esempio il sapone o la terra. Infatti in questa fase della vita è normale che tutto ciò che il bambino porti alla bocca, niente di insolito, del resto non è cosciente di quello che sta facendo. In età adulta, quando sei in grado di discernere tra ciò che è sano e ciò che non lo è per il tuo corpo, ma continui a mostrare comportamenti alimentari “strani”, potrebbe essere un segno di “Sindrome di Pica”, un disturbo chiamato Allotriofagia. Si tratta di una condizione rara a cui può accorgersi chi ha necessità di ingerire sostanze che, per loro natura, non sono commestibili e non fanno bene all'organismo. Questo disturbo si verifica quando la condizione persiste per più di un mese. Contrariamente a quanto si possa immaginare, il nome “Pica” non ha alcuna correlazione con l'organo genitale maschile. Deriva dalla parola latina per l'uccello “coda di gazza”, conosciuta anche come coda di gazza o picchio. Questa specie fa parte della famiglia dei Corvidae (corvi). L'allotriofagia può essere causata da problemi neurologici che indicano una mancanza di elementi nel corpo. Tuttavia, può anche derivare da tradizioni culturali. Secondo le informazioni del sito web “Fatos Desconhecidos”, alcuni dei sintomi della sindrome di pica sono la xilofagia (mangiare legno), l'urofagia (bere urina), la tricofagia (mangiare capelli), tra gli altri. Due di questi sintomi possono essere confusi con pratiche sessuali classificate come “feticci”: urina e feci. Una pratica divenuta piuttosto comune, la golden shower, o pioggia dorata, consiste nel farsi urinare addosso dal partner, durante l'atto sessuale. Ancora poco diffuso per la sua caratteristica peculiare, lo scat è una pratica nota che prevede l'utilizzo di feci umane durante i rapporti sessuali.
